Estate: non solo vacanze

 

 

A DON CLAUDIO ANCHE CON IL NOSTRO AFFETTUOSO ABBRACCIO

 

(Questa immagine, tardo mattino del 7 dicembre 2009, rimarrà sicuramente impressa nella mente e nel cuore delle moltissime persone della Parrocchia di Borgo Piave presenti ai funerali di don Claudio. La riportiamo qui per documentare e tramandare la grandezza dell’abbraccio che migliaia di persone hanno voluto dare al nostro sacerdote gremendo il duomo di Belluno in ogni suo spazio. Ecco i protagonisti di questo atto di affetto: i fedeli a diverso titolo legati a don Claudio, i suoi fratelli (don Sergio è ben conosciuto fra noi) ed i familiari, le autorità, il Vescovo con i suoi confratelli sacerdoti ( presenti nella quasi totalità), i cori di Mas Peron e Borgo Piave, i chierichetti di Borgo Piave. Tutti a guardare, increduli e scossi quella bara, tutti con il cuore pieno di abbondanti ricordi personali, fonte di legami difficilmente esprimibili a parole, tutti chiamati ad una preghiera  espressione di fede e di  speranza cristiana.

 Riflessioni del Vescovo

 Nella sua Omelia durante la Messa esequiale per don Claudio, il nostro Vescovo ha proposto delle riflessioni sulla vita di don Claudio alla luce, in particolare della Parola di Dio proclamata.

Ne riportiamo alcuni passaggi.

Il compimento terreno della vita di don Claudio Sacco esprime simbolicamente in modo mirabile il suo temperamento dinamico e armonioso. Una persona che ha fatto fruttificare per tutti, con intelligenza, il suo carisma di cristiano e di prete e le sue poliedriche doti culturali e umane.

La musica è stata onnipresente nella sua vita, fino agli ultimi istanti: proveniva dalla continuativa contemplazione della bellezza, così come nella notte del 2 dicembre. Infatti il suo ultimo scritto è stato un rigo con note musicali; era il suo modo di lasciare messaggi – una persona di Mas-Peron me ne ha mostrato uno sabato sera –: messaggi che venivano dal cuore e il suo cuore cantava.

Musicalità e canto fiorivano dalla sua anima dilatata e serena che respirava nel silenzio e nella solitudine delle montagne. Angosciante pensare ai suoi ultimi istanti di respiro soffocato: questa breve sofferenza lo ha aperto al grandioso respiro dell’eternità, nel “potente anelito della seconda vita”.

Ognuno di noi ha immagini e impressioni singolari della relazione che ha avuto con don Claudio. Due caratteristiche del suo slancio vitale pieno di ottimismo e di letizia vanno collegate alla Parola di Dio appena ascoltata.

Cercava la qualità delle relazioni con le persone.…

... Grazie, o Signore, di averci donato questo sacerdote di schietta e ricca umanità, che ci ha mostrato come devono essere le relazioni tra noi e soprattutto qual è la loro sorgente segreta.

La seconda caratteristica è già accennata nelle sue parole e si rifà a quelle dell’apostolo: “fatevi consapevoli del momento; è ormai tempo di svegliarvi da sonno; la notte è avanzata; indossiamo le armi della luce”. Quale ritmo alacre e sollecito dava don Claudio all’uso del suo tempo, nelle numerose svariate attività, per riservarsi anche notti di contemplazione, senza mostrare fretta e vane rincorse quando le persone dovevano avere il primo posto! ….

... Nella sua regola settimanale del tempo, ogni sabato mattina era puntuale agli incontri di preghiera dei sacerdoti della forania di Sedico; ogni domenica, garantiva l’incontro con ammalati all’ospedale: è un richiamo alla nostra Chiesa per vivere in dimensione sacra il tempo, dando un giusto ordine di priorità agli impegni.

Carissimi, viviamo anche noi in tensione verso ciò che non tramonta e in umile servizio, valorizzando ogni momento del tempo che ci è donato, “guardando oltre”, sempre.

... Avere sacerdoti che accordano la loro vita con quella di tutti, che vivono con umanità cordiale e comunicativa, che poi scorgiamo provenire tutto dalla loro spiritualità e vitalità interiore. Sulla meravigliosa pubblicazione “Guardando oltre” c’è la preghiera composta da don Claudio a S. Maria del Cammino - Odigitria – con parole piene di fede e di poesia. Ecco una invocazione che - lo indoviniamo – egli stesso fa con noi e per noi:

«Quando cammino felice sulle strade della vita, tu, Maria, Vergine della gioia, fammi compagnia nel viaggio e rasserenami, donandomi il più piacevole compagno di strada, tuo Figlio. Lui fa sorridere e dà vita ad ogni attimo, ad ogni spazio, ad ogni incontro». Amen.

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