Le due foto che incorniciano
la prima pagina presentano il territorio geografico che forma,
da quasi cinquant’anni, la Parrocchia di S. Nicolò in Borgo
Piave. Da Porta Rugo al ponte sul Piave, da Col Cavalier a parte
dell’Anconetta confinando con Castion, tutta Via Monte Grappa
fino alla chiesetta di San Pellegrino ed alla Parrocchia di
Visome. Vi abitano circa millecinquecento persone.
Nel territorio di una
Parrocchia ci si ritrova per nascita, per dimora scelta
(provvisoria o definitiva).
Nel territorio c’è una
Comunità cristiana.
Una comunità cristiana
formata idealmente da tutti i Battezzati che risiedono in quel
territorio. Una comunità cristiana che fa riferimento ad una
chiesa, ad un sacerdote Parroco che la serve. Ma è soprattutto
l’incontro domenicale per la celebrazione dell’Eucaristia, la S.
Messa, che la identifica e la manifesta come presenza dei
discepoli del Signore Gesù.
Riconoscerci nella fede
cristiana, realizza la comunità cristiana. Incontrarci la rende
significativa e segno per tutti coloro che cercano il Cristo.
È difficile realizzare
comunità civile. Tutti sanno il nome del “Quartiere”. Ma non è
facile incontrarsi, riconoscersi, vivere insieme. Anche nei
condomini ci può essere l’isolamento.
La Comunità parrocchiale
vorrebbe diventare luogo di incontro, di accoglienza. La
Parrocchia non può essere solo distributrice di “servizi
religiosi” all’occorrenza.
I cristiani sono chiamati ad
andare verso tutti. Tutti però sappiano che c’è posto anche per
loro nella Comunità cristiana.
Tempi di lavoro, luogo di
abitazione, situazioni familiari ci fanno diversi, non
permettono di sentirci comunità. Non esistono spazi di
riferimento per incontrarci. Rotatorie, galleria, ponti a senso
unico, il Piave, processioni di auto rendono difficile il nostro
incontrarci quotidiano.
La comunità cristiana, nella
sua massima espressione settimanale, ci offre la possibilità di
conoscerci, di non sentirci soli. Da qui poi, l’impegno, quando
possibile, a ritrovarci. La voglia di creare opportunità di
incontro. E la comunità cresce: perché è aperta, perché
accoglie, perché è un segno. Si accorge di chi è solo e gli
offre la sua presenza, il suo sostegno.
Siamo un territorio. Ma, di
più, siamo una Comunità cristiana. Vorremmo esserlo sempre di
più, per molti altri... per tutti...
Don Giuliano |