CRONACA DI UN VIAGGIO IN TUNISIA

LA TUNISIA CRISTIANA E I SUOI SANTI

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  23 - 30  GIUGNO 2003  
La meta del nostro viaggio: 

camminare con i primi cristiani sulla terra d'Africa.

 

Matmata: una casa scavata nella rocciaA MATMATA vediamo una casa scavata nella montagna. Ci accoglie un bambino riccioluto e con due occhi neri stupendi e pensosi seduto su una stuoia. Il tacito messaggio che cogliamo è questo: “Tralasciare il superfluo, badare all’essenziale”.

Prendiamo atto e cerchiamo di metterlo in pratica: festeggiamo alla sera in albergo il compleanno di Flavio con una candela impiantata un un’anguria! E’ importante il pensiero…

El Jem con il suo anfiteatroUltima tappa: EL JEM famoso anfiteatro romano grandioso per la sua imponente struttura e le catacombe del Buon Pastore dove si rifugiavano i cristiano al tempo delle persecuzioni.

E’ domenica, celebriamo la S. Messa nella chiesa di S. Felice (che è una attiva parrocchia di 3° persone!) e poiché è il giorno di San Pietro e Paolo ricordiamo l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale dei nostri don: don Claudio, don Gianfranco e don Arturo e facciamo festa con loro.

Ci siamo stupiti che in Tunisia ci siano montagne, anche alte, ed immense distese di grano, olivi, melograni oltre alle palme da dattero.

E’ terra fertile lungo la costa e ben irrigata. L’acqua è il bene più grande, come da noi. Ma l’acqua VIVA per noi che abbiamo fatto questo viaggio è senz’altro la conoscenza di S. AGOSTINO e di sua madre S. MONICA.

Ogni giorno, in corriera, durante gli spostamenti, don Claudio ci ha parlato di questo santo.

Ha presentato la sua vita travagliata, il suo carattere deciso ed impetuoso, il so grande amore per la verità che ha sempre sinceramente ricercato, le vicissitudini che l’anno condotto a Roma e poi a Milano, la sua conversione dopo aver ascoltato S. Ambrogio e poi il suo pensiero filosofico, la lotta alle eresie del tempo (ma sono moderne anche adesso!) : il manicheismo, il donatismo, il pelagianesimo.

Dei 400 e più libri che ha scritto ne sono rimasti 120 e tra questi “LE CONFESSIONI” testo autobiografico dal quale traspare anche la figura della madre che lo ha sempre seguito, consigliato, capito e anche pianto.

E’ l’immagine di tutte le madri che trepidano per i figli.

Giacomina

 

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