ci
trasferiamo a MERSIN passando per ICONIO al centro dell’altopiano
Anatolico. Celebriamo la messa nell’unica chiesa cristiana della zona
dedicata a San Paolo. Siamo affascinati dalla figura di Paolo come ci
viene presentata dalla nostra guida spirituale “sono un vaso vuoto che
il Signore sa riempire”.
Conosciamo
ENRICO, giovane
volontario dell’Alto Adige che si trova in questo luogo per custodire la
chiesa ed animare i pochi cristiani dei dintorni; dice: ”Noi abbiamo
avuto la fede dai santi MARTIRIO, SISINIO, ALESSANDRO partiti proprio da
qui per predicare il vangelo nelle nostre
terre.
Ora che qui non ci sono più cristiani siamo noi a voler testimoniare con
la nostra presenza”. Restiamo incantati da Enrico fortissimo nella sua
gran semplicità.
Proseguendo
verso MERSIN, abbiamo modo di osservare la natura della Anatolia: vaste
zone coltivate a grano, distese di cotone, alberi d’ogni specie,
montagne che nel profilo assomigliano alle nostre, l’acqua dei fiumi e
dei canali che non manca e greggi, greggi di pecore e capre e cavalli,
mucche e donne che lavorano nei campi con il fagotto dei figli piccoli
sulla schiena. Sopra tutto il cielo della Turchia di un azzurro
smagliante. |