Dal passo S. Pellegrino un sentiero tra il verde dei prati straripati di fiori di ogni specie e colore (mai visti tanti gigli martagone!) ci porta alla cappella del Beato Pier Giorgio Frassati dove ci fermiamo per una preghiera.
E poi su, su per pendii ora dolci, ora un pò erti, ascoltando la voce dei ruscelli e il fischio delle marmotte, mentre la fresca arietta scompiglia i capelli. Siamo alla meta e mentre ci rifocilliamo un pò, scopriamo, da non credere!, un branco di stambecchi (più di sessanta dice Roberto che li ha contati) che prendono il sole distesi tra le rocce. Maestoso il capo che vigila sopra un sasso più alto. E' passato da poco mezzogiorno e don Claudio ci invita a recitare l'Angelus. Al termine della preghiera cantiamo tutti assieme "Signore delle cime"... mentre cantiamo osserviamo il stupendo panorama che ci circonda ... e notiamo che gli stambecchi, ad uno ad uno si alzano in piedi... Al termine, ritornano a riposarsi; cantiamo "La montanara" e i nostri "amici" rimangono indifferenti....
Al ritorno, il sentiero passa in mezzo a loro e siamo un pò titubanti... Li osserviamo da vicino perchè non scappano, ma appena appena si ritirano per lasciarci passare. Impressionano le corna lunghe e forti. Facciamo le fotografie tra l'incredibile indifferenza di queste spettacolari creature.
L'incontro con gli stambecchi rende questa giornata già bellissima, unica e indimenticabile.