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FOLKORE Ma la leggenda che ha inciso maggiormente
sul folklore ed è stata fonte di usanze ancor vive e significative, è quella dei tre ragazzi del coro, fatti risorgere dai barili di
salamoia dove li aveva tuffati l'oste assassino. Questo episodio, assai popolare
in Francia dal XII sec., ha stretto fra il santo e i fanciulli uno straordinario
legame che è poi andato perfezionandosi e trasformandosi in modi impensati nel
corso del tempo, ma che resta attuale anche nel costume moderno. La
coincidenza della festa di Nicola con i giorni pre-natalizi, giorni di doni e di
affetti familiari, l'ha resa quasi
un gioioso anticipo del Natale per l'infanzia di molti paesi. Nell'Europa
orientale e in alcune zone dell'Italia meridionale il 6 dicembre è accolto come
altrove la Befana: san Nicola, tuttavia, non gioca il tiro del carbone, e a
buoni e cattivi porta regali e dolci, in memoria delle tre «mele» d'oro che
tiene sul libro. Una rispondenza a questa festività infantile si ritrova anche
nelle usanze antiche degli scolari poveri che a Saint-Nicolas-du-Louvre
di Parigi godevano di una lieta vacanza designando uno di loro a «piccolo
vescovo». In quel giorno, dedicato all'infanzia anche ad Anversa, i più
giovani studenti intrecciano canzoni e giochi in cerimonie tradizionali. Il
vecchio vescovo barbuto di là è passato anche in Svizzera, in Germania, nei
Paesi Bassi, ha alimentato costumanze che i tempi, le discordie, le
intransigenze religiose non hanno potuto cancellate. Proprio a
questo punto interviene il fenomeno sconcertante della trasformazione del santo
vecchio di Mira in un personaggio che, se ha mutato l'abito, non ne ha cambiato
lo spirito di benevolenza e di affetto: Babbo Natale.Il
mantello vescovile ha preso l'aspetto di un robone rosso orlato di pelliccia, la
mitra è diventata cappuccio a punta, ma la venerabile barba bianca delle prime
raffigurazioni bizantine, l'aura creata da una leggenda antica e incantevole
rimangono a dispetto dei secoli. Il Babbo Natale della tradizione nordica,
l'enigmatico Santa Claus del costume tedesco e nordamericano non cessano,
in profondità, di richiamare ad una serena e pacifica esaltazione del beato
dono dell'infanzia. Al mondo
infantile si riallacciano le moltissime cantilene, ninne-nanne e ritornelli
ispirati alla leggenda e alla devozione a Nicola Citeremo quella – dolce e
severa insieme - che cantano le mamme pugliesi cullando il loro bambino: «Santo
Nicola da Bari fammelo crescere santo - e se non cresce santo pigliatillo». Sullo
stesso piano di questi semplici canti, sono i motti e i proverbi, sempre
ispirati al santo. «Non ho il pozzo di san Niccolò!» dicono le mamme venere
per frenare le richieste di doni o di dolciumi dei loro figlioletti e,
probabilmente, il «pozzo» è un ricordo iconografico del barile della
salamoia. In campo
strettamente letterario, conosciamo tra l'altro alcuni antichi inni, risalenti
al XII sec., che esaltano il salvataggio dei tre fanciulli, e una sequenza
finlandese in onore del santo. Oltre agli scritti agiografici e liturgici, di
cui è ricco il Medioevo, registriamo un certo numero di « misteri »
rappresentati specialmente nei paesi più settentrionali della Francia. Un ultimo
cenno si deve alla diffusione e alla frequenza del nome di Nicola, sia in
Oriente sia in Occidente, fino ai giorni nostri, nome portato da papi,
imperatori, principi, personaggi illustri nella storia e nelle arti. Altrettanto
si può dire dei moltissimi cognomi che si riferiscono a Nicola in ogni paese. Noteremo,
infine, l'uso scherzoso del nome per indicare personaggi fantastici che incidono
comunque nel costume dei popoli: tra essi trova posto perfino il diavolo, l'Old Nick
degli anglosassoni, il Nicki Ben degli scozzesi; per uno strano
trasferimento lo stesso nome è adattato ad altri esseri immaginari: il Mickoula
di alcune regioni russe è protettore dei raccolti e il Nikke è lo
spirito delle acque degli scandinavi. Tutto
questo depone per una antica e pacifica familiarità tra il santo e i suoi
protetti, siano o non siano devoti nello stretto senso del termine: una
familiarità fatta di elementi diversi che abbracciano le vicende e le necessità
della condizione umana.
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